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"NON SOLO SCUOLA" PAROLA DI LUCA ZAIA

L'Istituto coneglianese intitolato a Giovanni Battista Cerletti (che rifondò questa scuola nel 1876, assieme ad Antonio Carpené) si prepara ad accogliere "Mondo Grappa". La più antica di Scuola Enologica del mondo - che è anche stata la prima in Italia ad istituire una Stazione Sperimentale di viticoltura operativa già nel 1923 - è, infatti, sempre più interessata al mondo della distillazione: lo conferma l'imminente inaugurazione dell'Accademia della Grappa, l'acquisto di nuovi alambicchi, la disponibilità a far entrare "Mondo Grappa" all'interno delle sue strutture.

Di questa, ma anche di altre iniziative del "Cerletti" parliamo con Luca Zaia, Presidente della Provincia di Treviso e della Fondazione Enologica di Conegliano, due istituzioni che hanno voluto credere ed investire nella rinascita dell'Istituto.

D. Dall'uva alla grappa: un processo che, nella pratica, si chiama distillazione.Come lo intende Lei, invece, questo spostamento d'interesse della Scuola Enologia?

R. Credo che non siano stati gli interessi della viticoltura e quindi della Scuola a cambiare, ma quelli del pubblico. Un tempo - e intendo fino a qualche decennio fa - distillare significava, per i più, estrarre dell'alcool molto concentrato a quanto rimasto dalla vinificazione. Erano altri tempi, oggi davvero lontani. Oggi che è risaputo che la grappa può presentare corredi aromatici straordinari, siamo pronti a impiegare le parti migliori delle vinacce più selezionate per ottenere un prodotto che il pubblico richiede ed il mondo c'invidia. Ma, soprattutto, che il bagaglio di conoscenze ed esperienze di un enologo può ben interpretare.

D. Quindi un passaggio quasi doveroso nei confronti del gusto corrente?

R. Non solo: è anche un'attività particolarmente gradita. E non solo per il fascino della distillazione, dei profumi e dei procedimenti che ricordano le ricerche degli alchimisti. Ma perché la grappa è come un pianeta nato tanti anni fa e che adesso ci decidiamo ad esplorare. Con tutta la meraviglia e l'interesse che una scoperta comporta.

D. Ma torniamo al "Cerletti": gli investimenti ed i progetti attuati negli ultimi anni ne hanno fatto un centro vitale della cultura e pratica viticola ed enologica, dopo alcuni anni di oblio. Quali sono stati gli interventi più importanti nella stuttura?

R. Tra progetti attuati ed altri cantierati, sono stati impegnati nella Scuole Enologica oltre 16 miliardi negli ultimi quattro anni. Uno sforzo enorme, che ha consentito anzitutto di rimodellare la collina che ospita il vigneto, con la messa a dimora nello stesso di molti tipi di vitigni, fino a costituire una sorta di vivaio-catalogo delle diverse specie, anche rare. La cantina è poi stata completamente ristrutturata e corredata di laboratori sovrastanti all'avanguardia, tanto da essere divenuti il centro sperimentale "Veneto Agricoltura". Nella struttura a due piani che ospitava le stalle, sarà inoltre allestita la sede della nuova enoteca, che sarà pronta a breve e che ospiterà anche una sala convegni. E' stato, inoltre, recentemente collaudato il nuovo distillatore che in questi giorni entra in funzione per produrre la prima grappa del "Cerletti" e che dal prossimo anno, unitamente ad altri più piccoli, permetterà anche a terzi di effettuare le loro distillazioni artigianali.

D. Una scuola che vuole guardare anche al di fuori dalle proprie auleŠ

R. Direi che intende guardare soprattutto fuori, perché è così che s'impara e ci si confronta. Questo istituto deve aprire le sue porte ai visitatori italiani e stranieri, agli operatori del settore ed alle manifestazioni come Mondo Grappa, che sarà un modo per operare con l'Istituto Grappa Veneta, interlocutore di primo piano per chi vuole interessarsi alla grappa. E lo faranno sempre più specificamente gli allievi del Cerletti, grazie alla scuola per Mastri Grappai che sarà attivata all¹interno dell'Accademia della Grappa.

D. C'è quindi l'intento di far diventare il Cerletti qualcosa di pił di una Scuola?

R. Sicuramente, tanto dal punto di vista culturale, quanto da quello economico! Il "Cerletti" ha tutte le carte in regola per diventare un centro-motore per tutto il territorio trevigiano. Sarà in grado di offrire laboratori e competenza, nonché di preparare tecnici specializzati ad un mondo del lavoro sempre più selettivo ed esigente. Ma sarà anche in grado di richiamare a Conegliano studenti, insegnanti, enologi, operatori, studiosi e tecnici. Di sollecitare tutte le persone che si muovono intorno al vino a considerare il "Cerletti" un accogliente punto di riferimento. E i coneglianesi a considerare la scuola come un'opportunità per la crescita dell'enologia locale e dell'economia generale del territorio.